E' la strategia protettiva più nota e diffusa, e consiste nel mantenere una componente di attività rischiosa pari al prodotto fra “riserva” o “cushion” (valore presente del portafoglio meno valore minimo garantito) e un moltiplicatore prefissato o variabile.
La strategia consiste nella costruzione iniziale di un portafoglio bilanciato e nel successivo ribilanciamento secondo le seguenti regole:
- viene definito un valore minimo garantito del capitale (Floor, F);
- si calcola la differenza fra patrimonio iniziale e Floor (Cushion, C);
- si calcola la quantità di Azioni (A) iniziale moltiplicando il Cushion per un moltiplicatore (m).
Al variare del valore delle azioni e delle obbligazioni si ricalcola il valore del portafoglio e si rimisura la dimensione del Cushion. Se questo è aumentato o diminuito si comprano o vendono azioni per riportarle a un valore tale che sia sempre A=C*m.
Il Floor cresce a un tasso che normalmente è il tasso senza rischio overnight.
La strategia ha la caratteristica di comprare le azioni quando salgono e di venderle quando scendono, e perciò riesce a offrire un profilo di pagamenti simile a quello di un portafoglio di azioni protette da un'opzione put.
La strategia serve a chiunque voglia assicurare un valore minimo al proprio portafoglio e non intenda o non possa comprare opzioni put.
In un mondo ideale dove i rendimenti siano indipendenti e identicamente distribuiti e gli investitori abbiano la stessa tolleranza verso utile e perdite, una strategia di assicurazione del portafoglio è inefficiente. Inoltre, in un orizzonte abbastanza lungo la tendenza dei mercati a ritornare verso la media consiglierebbe di comprare quando il mercato scende e rivendere quando il mercato sale, il contrario di ciò che si fa in una strategia CPPI.
In realtà, poiché all’interno di orizzonti temporali tipici degli investitori privati (da 1 a 5 anni) il movimento in trend prevale
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