Consiste nel replicare il comportamento di un portafoglio coperto con una opzione put con continui ribilanciamenti
Come si fa
La strategia può essere realizzata comprando o opzioni put quotate sui mercati regolamentati (esempio opzioni su Stoxx 50, su S&P 500, su FTSE eccetera) o contratti OTC conclusi con operatori specializzati.
L’uso di opzioni quotate offre maggiori garanzie in termini di liquidità e trasparenza dei prezzi ma può non essere possibile per portafogli complessi o per scadenze particolari.
A chi serve
Rispetto alle strategie di replica di costruzione sintetica l’acquisto di una opzione put sul mercato offre maggiori garanzie, perché lascia sull’emittente della put i rischi legati a variazioni dei tassi d’interesse, della volatilità e della liquidità del mercato nel corso della durata del contratto.
Questo si riflette nel costo iniziale, che può essere decisamente superiore a quello medio atteso di opzi0oni costruite in modo sintetico.
Simulazione
L’utente può imputare:
Il numero di simulazioni, fino al massimo al quale è abilitato;
La durata in anni della strategia;
Il livello iniziale del tasso d’interesse a breve. I parametri del processo CIR che genera i tassi a breve sono stimati periodicamente da Strategie dinamiche e non sono modificabili dall’utente;
Rendimento atteso nominale e volatilità annua dell’attività rischiosa. I parametri del processo GARCH che genera i rendimenti sono stimati periodicamente da Strategie dinamiche e non sono modificabili dall’utente. Se si ragiona in termini di premio per il rischio il rendimento atteso va calcolato sommano il premio per il rischio al tasso a breve;
Il prezzo di esercizio della put costruita sinteticamente rispetto al valore iniziale del portafoglio, assunto pari a 100;
I costi di transazione, intesi come costo complessivo di un acquisto e vendita di attività rischiosa e investimento senza rischio
Il numero di periodi per anno, pari a 252, non è modificabile, perciò il processo dei rendimenti e la frequenza di rivalutazione del portafoglio sono giornalieri.
Il livello dei costi di transazione viene utilizzato insieme alla frequenza di rivalutazione del portafoglio per ricalcolare la volatilità da utilizzare nel calcolo del peso delle azioni secondo la formula di Leland (1985).