Covered Call (Buy Write)

La strategia consiste nella vendita sistematica di opzioni call a fronte del portafoglio di attività rischiose.

Come si fa

La strategia può essere realizzata comprando o opzioni put quotate sui mercati regolamentati (esempio opzioni su Stoxx 50, su S&P 500, su FTSE eccetera) o contratti OTC conclusi con operatori specializzati. L’uso di opzioni quotate offre maggiori garanzie in termini di liquidità e trasparenza dei prezzi ma può non essere possibile per portafogli complessi o per scadenze particolari.

A chi serve

La strategia è attraente da diversi punti di vista. Dal punto di vista tecnico il beneficio deriva dal premio di volatilità che si incassa, perché la volatilità implicita nei prezzi delle opzioni è più alta di quella realizzata. Questo beneficio può essere speso, in tutto o in parte, per comprare protezione (si veda la strategia "zero cost collar"). Dal punto di vista comportamentale consente assegnare valori di vendita a una posizione azionaria che riducono in qualche modo il "dispiacere" (regret) di una cessione prematura. Questo vale sia per i privati sia per le istituzioni che cercano di migliorare il rendimento (yield enhancement) di una partecipazione azionaria calibrando la vendita su prezzi più alti degli attuali.  

Analisi ed evidenza empirica


Sulle strategie di vendita di call su un’attività finanziaria posseduta (“covered call selling” o “buy write”) esiste una ampia disponibilità di dati perché per i più importanti mercati vengono calcolati indici che replicano queste strategie sui prezzi di mercato. Per il mercato americano il Chicago Board of Exchange (CBOE) dal 2002 pubblica un indice del valore di una strategia che consiste ogni mese nel comprare l’indice S&P 500 e nel vendere una call at-the-money con scandenza a 1 mese (CBOE S&P 500 Buy Write Index – BXM). Dal 2015 viene calcolato anche un indice del valore di una strategia analoga, ma che vende una call con delta di 0.30, perciò out-of-the-money (CBOE S&P 500 30-delta Buy Write Index – BXMD). Di tutte e due le strategie sono stati calcolati i rendimenti dal 30 giugno 1986 al 31 dicembre 2015, perciò su un periodo di 29 anni e mezzo (1). I risultati sono favorevoli alla vendita di opzioni. Nel periodo l’indice S&P 500 ha avuto un rendimento composto annuo del 9,85% con una volatilità del 15,26% (Indice di Sharpe 0,48). Nello stesso periodo l’indice BXM ha avuto un rendimento del 8,88% con una volatilità del 10,85% (Sharpe 0,55) mentre l’indice BXMD ha avuto un rendimento del 10,66% con una volatilità del 13,18% (Sharpe 0,59). Il motivo di questo rendimento così favorevole sta nel fatto che la volatilità del mercato implicita nel prezzo delle opzioni è sistematicamente più alta della volatilità effettivamente realizzata. Come mostra Bondarenko (2), nel periodo 1990-2015 la differenza fra il valore dell’indice VIX (che sintetizza la misura di volatilità implicita delle opzioni trattate sul CBOE) e la volatilità realizzata nel mese successivo dall’indice S&P 500 è stata mediamente del 4,3%, con massimi del 7,7% nel 1990 e del 7,4% nel 2009 e un solo valore negativo nel 2008 (-2,5%), quando il mercato superò le peggiori aspettative del mercato delle opzioni.

  1. Black K. - Szado E. (2016) “Performance analysis of CBOE S&P 500 Option-Selling Indices”, www.INGARM.org, Gennaio 2016
  2. Bondarenko O. (2016) “An Analysis of Index Option Writing with Monthly and Weekly Rollover” , https://www.cboe.com/micro/buywrite/put-oleg.pdf

Simulazione

L’utente può imputare:

-          Il numero di simulazioni, fino al massimo al quale è abilitato;

-          La durata in anni della strategia;

-          Il livello iniziale del tasso d’interesse a breve. I parametri del processo CIR che genera i tassi a breve sono stimati periodicamente da Strategie dinamiche e non sono modificabili dall’utente;

-          Rendimento atteso nominale e volatilità  annua dell’attività rischiosa. I parametri del processo GARCH che genera i rendimenti  sono stimati periodicamente da Strategie dinamiche e non sono modificabili dall’utente. Se si ragiona in termini di premio per il rischio il rendimento atteso va calcolato sommano il premio per il rischio al tasso a breve;

-          Il prezzo di esercizio della call venduta rispetto al valore iniziale del portafoglio, assunto pari a 100;

-          Il premio di volatilità dell’opzione negoziata rispetto alla volatilità media dell’attività rischiosa, posto per default pari al 3%.

-          I costi di transazione, intesi come costo complessivo di un acquisto e vendita di attività rischiosa e investimento senza rischio;

Il numero di periodi per anno, pari a 252, non è modificabile, perciò il processo dei rendimenti e la frequenza di rivalutazione del portafoglio sono giornalieri.